Hybris a Nastro
Pikachu Nazi

Il nazismo in prospettiva senza bisogno di distribuire il Mein Kampf

La frase “i nazisti non erano poi così cattivi” potrebbe sembrare la tipica espressione usata da un hipster qualunque per rimorchiare al concerto dei “Ladies Reclamation Habitual” e probabilmente lo è. Ma come tutte le frasi usate dagli hipster per mettersi al centro dell’attenzione, in realtà significa qualcos’altro: al peggio non c’è mai fine.


Proprio mentre scrivevo questo articolo sono successe due cose: il negazionismo è diventato un reato in Italia ed il Giornale ha dato in omaggio il Mein Kampf.

O forse si. Ad ogni modo. se ne potrebbe scrivere di roba ma così per dire, la prima cosa che mi viene in mente è che mentre il negazionismo (una delle conseguenze del nazismo) è diventato illegale (comunque 70 anni dopo) qualche mese fa il reato di abuso della credulità popolare, la quale è UNA delle cause dei fascismi e nazismi passati e futuri, è stato depenalizzato.
Scopo di questo articolo è fare con voi un gioco e delle piccole considerazioni storiche (come quelle sul pastificio La Molisana e la polemica sulle abissine rigate). Per cui vi presento questo grafico:

Ogni colonna rappresenta uno degli Imperi della storia mondiale Medievale/Moderna/Contemporanea ed il numero sopra la colonna rappresenta il numero di vittime causate dai rispettivi olocausti

Ora, il gioco sta nell’indovinare quale nazione rappresenta ciascuna colonna, possibilmente istintivamente e senza andare a vedere su Google. Tanto la soluzione è in quest’articolo. Fatto? Bene. Adesso possiamo cominciare a rivelare la nostra classifica e vedere quante ne avete azzeccate. Per dare il giusto tono, nella vostra testa immaginatevi che io sia il DJ X di Superclassifica Show (che ha popolato i miei incubi da bambino)

NUMMMMEROOOO DIECIIIIII

In decima posizione troviamo l’Impero Ottomano (1301-1922) con “soli” 1,5 milioni di armeni uccisi, torturati, mandati a morire nudi nel deserto (così si deidratavano più facilmente), bruciati vivi, affogati o buttati da scogliere (vivi chiaramente). Solo perché non erano musulmani. Tutto ciò fra fra il 1915 ed il 1918.
Fondamentalmente questo è il motivo della crisi diplomatica che c’è adesso fra Turchia e Germania perché dopo appena un secolo la Germania ha deciso che si dai, possiamo chiamarlo genocidio ed Erdogan, essendo Erdogan, ha risposto con il #negazionismo, ma senza hashtag.

NUMERO NOVE

Impero Portoghese (1415-1999) e qui i più furbi di voi avranno notato che l’Impero portoghese finisce nel 1999. I portoghesi, diciamolo, non volevano mollare tutte le belle colonie conquistate nel corso dei secoli che hanno fruttato 4,5 milioni di schiavi usati e poi uccisi, a volte bolliti vivi durante l’inquisizione Goa per convertirli. Tra l’altro, sono stati proprio loro ad aver introdotto la tratta di schiavi transatlantica. Inoltre negli anni 70, mentre riceveva pressioni internazionali per liberare le sue colonie africane, il Portogallo risponde ai vari movimenti di liberazione (pur sempre armati) massacrando e torturando i ribelli: uomini castrati, bambini con gli occhi cavati, ragazzine crocifisse e mutilate al seno. Belle cose.

NUMERO OTTO

Impero Spagnolo (1492 – 1892). Non lontani dai loro cugini portoghesi, troviamo gli spagnoli. Che dire, oltre “un grande classico dell’inquisizione”? 5 milioni di morti tra il 15mo ed il 16mo secolo. Solo nel 1521 per conquistare una città fanno fuori 200.000 Aztechi. Poi chiaramente 3 milioni di morti per malattie varie portati dai soldati spagnoli, per le quali i nativi americani non erano ancora immunizzati e 150.000 interrogati e torturati con metodi degni del peggiore B-movie.

NUMERO SETTE

Everyone’s favourite, Germania Nazista (1933 – 1945). Voglio dire, un grande classico. 6 milioni di ebrei torturati, uccisi, vivisezionati, iniettati con tubercolosi, o resi prigionieri in condizioni disumane. La pensavate più avanti in graduatoria? Ingenuotti.

NUMERO SEI

Il bombardamento atomico di Hiroshima fu una cosa tremenda ma, se esiste un karma, i Giapponesi sono andati in pari. Fra il 1868 ed il 1945 circa 8 milioni di persone furono uccise dal regime giapponese con il proposito di diventare lo stato supremo dell’Asia. Nel 1937 i giapponesi sterminarono metà della popolazione di Nanking, la capitale della Cina, che contava circa 600.000 abitanti. Tutto ciò chiaramente include lo stupro e la successiva uccisione di donne fra gli 8 e i 70 anni (i giappi hanno sempre dei fetish particolari) e il bruciare vivi tutti gli altri. Ah, e anche 3000 persone uccise tramite sperimentazioni di armi biochimiche ed alcune persone messe in camere iperbariche in cui la pressione veniva aumentata finchè gli occhi esplodevano.

NUMERO cinque

L’impero Belga durò dal 1885 al 1962 ed ebbe le sue principali colonie in Africa. E che si fa per controllare le popolazioni di numerose colonie? Semplice, le si mette le une contro le altre.
Leopoldo II si compra il Congo perché il Congo è pieno di avorio (“caro che fai oggi?” “mi compro il congo cara”) e nel frattempo 10 milioni di persone muoiono in circa 50 anni a causa del lavoro ovvero i nativi venivano fatti lavorare letteralmente finchè non morivano. Se non lavoravi o ti sparavano o ti tagliavano un arto. Poi appunto, avendo etichettato il gruppo degli Hutu come geneticamente inferiori a quello dei Tutsi, i Belgi furono una delle cause della guerra del Rwanda nel 1990 che portò allo sterminio di 800,000 Tutsi. Ok direte voi, ma dove cazzo la trovo una bandiera del Rwanda da mettere nel profilo facebook? Anche voi avete ragione.

Numero quattro

Ci avviciniamo al podio. A pari merito dei loro cugini Belgi i Francesi, il cui impero durò dal 1534 al 1980, furono causa dello sterminio di 10 milioni di persone. Quel grand’uomo di Napoleone ha dato il suo contributo: ad Haiti schiavi affamati furono forzati a raccogliere canna da zucchero indossando museruole così che non potessero mangiare il raccolto mentre lavoravano. Chi disobbediva era arrostito lentamente al fuoco dai soldati mentre era ancora vivo. Lentamente. Oppure veniva imbottito di polvere da sparo e fatto esplodere.
Altri 100.000 (così, per portare un altro esempio) morirono intossicati dallo zolfo mentre erano prigionieri nelle navi che lo trasportavano. Altri venivano sbranati vivi dai cani in anfiteatri, per terrificare gli schiavi in rivolta. Vive la France!

Numero tre

Medaglia di bronzo per l’Unione Sovietica (1922 – 1989). Si, quella che ogni volta che parlate di politica con un vostro amico di destra lui si mette a ripetere a manetta “E i gulag? E i gulag? E i gulag?”. E i gulag? I gulag erano posti brutti in Siberia, dove faceva freddo, molto freddo. E dove venivano mandati i cosidetti nemici del socialismo. Milioni di persone vennero mandate lì a morire di stenti, di lavoro, di freddo. In totale l’Unione Sovietica causò la morte di 20 milioni di persone. Ecco un particolare simpatico: i traditori venivano sottoposti ad uno specifico tipo di tortura. Gli si metteva un ratto sullo stomaco coperto però da una gabbia. Poi si riscaldava sempre di più la gabbia. Indovinate il ratto da quale parte scavava per tentare di scappare?

Numero dueeeeeee

Argento, argento, è argento per i mongoli. 40 milioni di persone sterminate e uccise nei peggiori modi possibili fra il 1206 e il 1368. All’epoca 40 milioni di persone erano circa l’11% della popolazione mondiale. Bel lavoro, mongoli, anche per la trovata di mettere dell’argento fuso negli occhi delle persone che resistevano l’invasione e per l’invenzione delle armi chimiche, ovvero il catapultare i cadaveri degli appestati negli assedi, così che il morbo si propagasse. Bravi mongoli.

Numero uno

Il vincitore assoluto. La medaglia d’oro. 150 milioni di vittime in appena due secoli (1783 – 1997). Tutto ciò richiede un’organizzazione che non può che essere britannica. Ed infatti l’Impero Britannico è il vincitore di questa carrellata degli orrori. Asia, Africa, Europa i Britannici hanno toccato tutti i continenti. Solo in India, in una maniera molto british cioè alzando le tasse sul riso e grano, causarono la morte di 29 milioni di persone, costrette a mangiare erba e carne umana per sopravvivere. Che classe. Utilizzarono anche i campi di concentramento in Sud Africa contro i Boeri, campi che videro morire il 10% dei Boeri e circa 22.000 bambini. E che dire della Tasmania, dove nel 1800 i Britannici annientarono la popolazione e forzarono le donne locali ad andare in giro con appesa al collo le teste dei loro mariti morti?

Conclusioni

Quest’articolo dimostra che è possibile dare alle gente una prospettiva storica senza bisogno di allegare il Mein kampf ad una testata nazionale finanziata con soldi pubblici.
Inoltre chiediamoci: quegli uomini che sono stati causa di tutte queste atrocità nel corso dei secoli erano così diversi da noi? Secondo me no, ed è proprio per questo che dovremmo concordare sul fatto che la pace è una cosa bella e che invece durante la guerra le persone danno di testa. Dunque pensiamoci due volte prima di proporre di andare a tirare bombe a destra e a manca e porco quà e porco là.

3 thoughts on “Il nazismo in prospettiva senza bisogno di distribuire il Mein Kampf

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