Hybris a Nastro
Referendum si o no taglio parlamentari

Referendum SI o NO? 10 spunti di riflessione Circa il Referendum sul taglio dei parlamentari e altre cose che fra una settimana non si inculerà più nessuno

Referendum SI o NO? A futura memoria, cioè quando qualcuno finirà su questo articolo tra 2 anni (o meno) e si renderà conto dell’inutilità dell’argomento, una lista di cose che mi sono saltate in mente circa questo referendum sul taglio dei parlamentari:


Referendum SI o NO?

1) La prima regola dei referendum è che si parla troppo dei referendum.

2) Secondo: perché chi è all’estero può votare per posta e chi è in Italia fuori sede no? Può essere che nemmeno una pandemia globale sia riuscita nel titanico tentativo di far evolvere la burocrazia italiana?

3) Una cosa è certa: da entrambi le parti i paragoni fatti a cazzo si sprecano. Vedi paragonare l’Italia alla Lettonia, paese di 9 metri quadri con 15 abitanti.

4) Improvvisamente sembra che la principale ragione di fondo per votare NO sia che il M5S sostiene il SI per una questione di principio. Questa argomentazione effettivamente sarebbe di solito inattaccabile, solo che in questo contesto il NO sarebbe una questione di principio su una questione di principio e quindi – se si fosse contro il rifugiarsi nella propria echo chamber – bisognerebbe votare SI, ritornando al punto di prima e dando inizio a un circolo vizioso che metterebbe Di Maio in loop come la rotellina colorata del Mac per almeno 3 mesi e poi dobbiamo fare la domotica per sbloccarlo.

5) Volendo usare il Rasoio di Occam, se riduci le variabili in un’equazione fai prima a prendere le decisioni. Che poi in Italia si prendano decisioni del cazzo, su questo nessuno ci può fare niente.

Referendum si o no decisioni
La politica italiana in una delle sue più alte rappresentazioni

6) Nessuno, e dico nessuno, può prevedere se verranno tagliati i parlamentari “buoni” o quelli “cattivi”, senza nemmeno voler contare il livello di arbitrarietà dei termini “buono” e “cattivo”. Chi vi dice il contrario o è in malafede o non ha capito qualcosa.

7) No, con i soldi risparmiati dagli stipendi dei parlamentari non ci compri neanche le caramelle, lo sanno tutti. Quindi continuare a parlare di risparmio come obiettivo o motivazione (da un lato, dall’altro o sui giornali) è uguale a sprecare il tempo e le energie di tutti.

8) Fra poco entreranno a gamba tesa le conseguenze della crisi e queste sembreranno questioni di lana caprina.

9) Alle prossime elezioni avremo al governo la Meloni e queste sembreranno questioni di lana caprina.

10) Se vincesse il SI, ci sarebbe un’esplosione di contenuti trash sui vari social, a causa di tutti i parlamentari che andrebbero a casa senza avere una mazza da fare. Questa è chiaramente una cosa positiva. Cioè, ma avete visto cosa fa Antonio Razzi in pensione?

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